Coesione e apertura: deporre le armi e fare dell'unità il valore principale
Ad una settimana dall'incontro regionale nella sede lametina del Pd, l'assemblea cittadina si è riunita nel pomeriggio di sabato 16 gennaio 2016, ed ha ribadito e confermato la linea dettata dai vertici regionali e nazionali: dialogo con tutti e apertura al civismo.
Il massimo organo cittadino ha quindi sposato l'impostazione data per le prossime amministrative da Ernesto Magorno, Mario Oliverio e da Marco Minniti: civismo e apertura a quanti condividono esperienze di governo con il Pd sia in ambito locale che nazionale.
La lunga relazione del commissario cittadino Maurizio Tricoli, rafforzata dall'intervento del primo cittadino Peppino Vallone, è stata largamente condivisa dai presenti.
Il Pd si pone dunque in ascolto rispetto alle istanze provenienti dal territorio, e apre al civismo ed alle associazioni.
Chiaro il riferimento agli "alleati regionali" di via Roma, che troverebbero, stando all'impostazione dettata a Lamezia una settimana fa, e oggi a Crotone, la loro naturale collocazione nella coalizione di centrosinistra e quindi a braccetto con il Partito Democratico.
Un cortese invito recapitato a via Roma, o un richiamo ad una sorta di responsabilità e pseudo-dovere elettorale?
Il Partito Democratico unito (?) in queste settimane, nonostante il botta e risposta mediatico tra alcuni dirigenti, nonostante le ormai famose cene indigeste, nonostante qualche esternazione di dissenso di qualche assessore in forze a via Panella, ora appare proiettato in una fese di confronto allargato, condiviso ed addirittura di inclusione di movimenti civici che nulla hanno a che fare con le impostazioni e le logiche di partito.
A via Panella tutti in sintonia, o quasi.. C'è chi non ha mostrato di gradire la generale ed indiscriminata apertura ed il dialogo con tutti: il giovane Caiazza e Anna Melillo hanno chiaramente detto no a Sculco, non condividono la volontà del Partito di voler includere nella coalizione gli "amici" DemoKratici.
Nulla questio però! La ricetta per vincere è questa, e le voci fuori coro si dovranno adeguare.
Linea politica e modus operandi per il prossimo futuro stabili, pare che nessun nome per la fascia tricolore sia trapelato, confermata anche in questo caso la linea emersa nelle scorse settimane: o si trova nel Pd e con gli alleati una grande convergenza su un nome, oppure primarie aperte il 6 marzo.
Concordata la costituzione di tre commissioni, una per trattare per la coalizione, una elettorale e una programmatica. La settimana prossima inizieranno le consultazioni e gli incontri con la maggioranza attuale e immediatamente dopo inizierà il confronto con gli altri partiti e associazioni civiche, Demokratici inclusi.