Nel corso dell’ultima settimana, i militari della Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro hanno effettuato svariati servizi straordinari di controllo del territorio, con particolare attenzione alle aree centrali del Comune, oggetto negli ultimi tempi di reiterate segnalazioni da parte dei cittadini, preoccupati per il crescente fenomeno della circolazione irregolare di ciclomotori da parte di minori, spesso sprovvisti dei dispositivi di protezione individuale obbligatori e responsabili di condotte potenzialmente pericolose per l’incolumità pubblica.
Nel corso del servizio, finalizzato a contrastare tali comportamenti e a garantire maggiore sicurezza alla collettività, sono state elevate diverse sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada, in particolare per l’inosservanza dell’obbligo di utilizzo del casco protettivo, previsto dall’art. 171 commi 1-2-3 C.d.S.
In particolare sono stati effettuati 3 fermi amministrativi di motoveicoli condotti da minorenni per l’utilizzo irregolare del casco protettivo; tutti i minori sono stati affidati ai rispettivi genitori esercenti la responsabilità genitoriale, nei confronti dei quali sono state formalizzate le contestazioni. I veicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo, come previsto dalla normativa vigente.
Corso medesimo servizio i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno deferito in stato di libertà un 45enne residente a Roccabernarda, in quanto lo stesso, controllato a bordo della propria autovettura, manifestava evidenti sintomi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. Sottoposto ad accertamento mediante etilometro, veniva riscontrato un tasso alcolemico pari a 2,03 g/l.
Ne conseguiva il ritiro immediato della patente di guida e il sequestro amministrativo del veicolo, successivamente affidato a persona idonea delegata dal trasgressore. Il Comando della Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro ribadisce l’importanza della prevenzione e del rispetto delle norme del Codice della Strada, soprattutto da parte dei più giovani, sottolineando che l’utilizzo improprio dei ciclomotori rappresenta non solo una violazione, ma un rischio reale per la sicurezza pubblica.