«Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato, confermando quanto già stabilito dal TAR di Catanzaro, ha rigettato il ricorso presentato da alcuni familiari del boss Grande Aracri avverso le demolizioni realizzate sul promontorio di Capocolonna. La notizia è stata riportata con grande evidenza non solo dalla stampa locale ma anche da quella regionale e nazionale. Stiamo parlando di villette costruite abusivamente e realizzate nell’area archeologica a ridosso della colonna e del tempio di Hera Lacinia.
L’attività della “Prossima Crotone”, che ha amministrato la città di Crotone dal 2016 fino a novembre 2019, non si è limitata solo a questa operazione ma ha riguardato e interessato più eventi di abbattimento di abusivismo selvaggio che compromettevano, gravemente, l’integrità ambientale, paesaggistica e la sicurezza del territorio. Bisogna riconoscere che mai nella storia della nostra città si era realizzata un’azione così poderosa mirata a debellare un fenomeno così degenerativo. Ricordare, per non dimenticare, chi sono stati gli autori e gli artefici di questa azione che ha dato un duro colpo a quell’abusivismo peggiore e frutto della arroganza e della violenza nei confronti del territorio e della Comunità cittadina, non è propaganda ma semplicemente il modo per riconoscere e “dare a Cesare quello che è di Cesare” e per non accantonare una problematica che ancora oggi, forse più di prima, si presenta nella sua drammaticità e richiede interventi e vigilanza costante, e che non si abbassi la guardia così come è stato da quelle iniziative ad oggi.
Ma non ci si è imitati solo a questo emblematico intervento! L’episodio ricordato era un pezzo di un programma molto più ampio che in grandissima parte è stato realizzato con successo e ha costituito una pagina significativa scritta dal gruppo dirigente politico e amministrativo della “Prossima Crotone”, e dalla coraggiosa e determinata azione della dirigenza Comunale. Infatti, in quel periodo sono state predisposte molteplici ordinanze per più interventi che hanno riguardato:
- L’abbattimento di 20 villette (dicasi 20) in località Campione, sempre a Capocolonna costruite in aree a vincoli inibitori permanenti;
- Sono stati rasi al suolo 27 Box nel quartiere “Fondo Gesù” ubicati pericolosamente a ridosso delle sponde del fiume Esaro;
- In aggiunta a quelle indicate sono state redatte ulteriori “Ordinanze” di demolizione ed avviate revoche di permessi a costruire che, con estrema leggerezza erano stati rilasciati e concesse dalla precedente amministrazione.
Altro che chiacchiere… alla Voce maniera! “La Prossima Crotone” ha fatto sul serio! Ha fatto sul serio e fino in fondo il proprio dovere di tutela e di salvaguardia della integrità del territorio e del patrimonio storico, archeologico ed ambientale della nostra città, realizzando azioni ed interventi che servono da monito a chiunque voglia fare prepotenza ed atti di sfregio e di manifesta illegalità a danno del patrimonio della intera Comunità cittadina! Solo le dimissioni del sindaco hanno fermato una azione che aveva già stabilito e decretato in apposite “Ordinanze” nuovi e necessari interventi. Infatti, su questa scia si è mossa la commissaria prefettizia Dottoressa Costantino che ha dato esecuzione ad alcuni interventi previsti nelle ordinanze adottate dall’amministrazione della “Prossima Crotone”.
Tuttavia, restano, incredibilmente, inapplicate tutte le altre disposizioni contenute nelle stesse ordinanze. Da allora non si è mosso nulla, niente! Quello che stupisce, e non poco, è l’assenza totale di iniziative della attuale amministrazione gestita da Vincenzo Voce. Negli, ormai, 31 mesi di Governo della città, il tema della pianificazione urbanistica, della salvaguardia e tutela del territorio sono stati totalmente assenti ed ignorati dall’attuale amministrazione, che fra l’altro ha tenuto seppellito in un cassetto un piano strutturale comunale in fase di ultimazione, grazie al lavoro sempre de La “Prossima Crotone”. Questa sciatteria, incuria e irresponsabilità verso il nostro territorio, e questa totale mancanza di rispetto ad argomenti come la pianificazione urbanistica e la lotta all’abusivismo, ci spingono ad affermare che qui gatta ci cova… La situazione richiede un approfondimento, che faremo… e ne riparleremo!»
Enzo Sculco
Leader de I Demokratici
Responsabile organizzativo UdC Calabria