Sul corpo dei due uomini deceduti nella sera tra giovedì e venerdì scorso a Falerna non sono stati trovati segni di violenza, colluttazione o di caduta. Sarà quindi l'autopsia, disposta dalla Procura di Lamezia Terme, a stabilire le cause della morte dei due cugini di 39 e 46 anni, trovati cadavere per cause ignote nelle rispettive abitazioni.
L'esame autoptico dovrà chiarire se i due siano rimasti vittime di overdose - una delle ipotesi al vaglio degli investigatori - e se sì di quale sostanza. E se non si è trattato di overdose, si dovrà individuare la causa dei decessi. Intanto è stato dimesso dall'ospedale di Lamezia Terme un terzo uomo che ha trascorso quella fatidica serata insieme alle vittime.
La notizia ha generato grande sconcerto e sgomento nella comunità falernese, anche perchè i due erano molto conosciuti in paese. Si tratta in particolare di due cugini, Mario e Giuseppe Spinelli, di 46 e 39 anni, i cui corpi sono stati rinvenuti dai familiari nelle loro rispettive abitazioni nel centro storico di Falerna superiore.
Al momento l'ipotesi dell'overdose sembra essere la più accreditata, anche perchè secondo quanto si è appreso, i tre uomini quella sera sono usciti insieme e poi ognuno ha fatto ritorno alla propria abitazione. Uno si è sentito male in nottata e si è recato da solo in ospedale dove è stato ricoverato, pare, per gli effetti di un'assunzione eccessiva di stupefacenti.
L'uomo, prima di essere dimesso, sarebbe stato sentito dai carabinieri che conducono le indagini, ma su questo aspetto vige il massimo riserbo.