Il Comitato "Scifo e Promontorio Lacinio" chiede al sindaco Ugo Pugliese un intervento urgente in autotutela.
Riceviamo e pubblichiamo la richiesta formale del Comitato Scifo e Promontorio Lacinio al sindaco di Crotone Ugo Pugliese affinchè lo stesso utilizzi lo strumento dell'Autotutela per annullare il permesso a costruire il Marine Park Village di Scifo.
«Preg.mo Sindaco, il Comitato “Scifo e Promontorio Lacinio: dalla parte della bellezza, nato dalla volontà di comuni cittadini e associazioni di unirsi per difendere patrimoni culturali e paesaggistici, si aspetta da lei un gesto di legalità, benchè tardivo, ma coerente e conseguenziale alle dichiarazioni rilasciate il 4 gennaio scorso alla stampa, quando assunse solennemente l’impegno di tentare di fermare la costruzione dell’ eco-mostro di Scifo.
Registriamo, ancora oggi, intorno alla vicenda del “Marine Park Village” un incomprensibile silenzio che mette in discussione l’impegno politico ed istituzionale da lei decantato in precedenza. Rileviamo che, pur a fronte di una forte mobilitazione di forze politiche e sociali, scese in difesa di un patrimonio storico-naturalistico di gran pregio, l’amministrazione cittadina latita su di una questione che ha assunto rilievo nazionale.
Non è ammissibile che il primo cittadino di Crotone resti per due mesi nel più oscuro silenzio, adducendo un improbabile “studio delle carte”.
Siamo certi che le tante intelligenze aggregate in forza alla coalizione elettorale che l’ha vista vincitore e le professionalità interne al proprio ufficio siano ormai in grado di cristallizzare una situazione procedimentale lampante, chiara all’ intera cittadinanza. Le chiediamo, dunque, di attivarsi concretamente avviando in autotutela le azioni per l’ annullamento d’ufficio del permesso di costruire del Marina Park Village rilasciato alla proprietà il 2011 e prorogato nel 2015, così come l’ ufficio legale del Comune di Crotone aveva suggerito a maggio 2014 come unica soluzione per le evidenti incongruenze e per i forti vizi di legittimità nell’ intero procedimento amministrativo, tra dubbi documenti e mancanze di requisiti per l’ avvio del progetto in località Scifo.
In effetti, incongruenze e vizi importanti partono già da quando i Committenti del Marine Park Village nel 2006 hanno richiesto la qualifica di imprenditori agricoli, pur non essendo, come previsto dalla normativa, persone dedite in modo diretto ed abituale alla lavorazione manuale della terra.
Tale qualifica di imprenditore agricolo è stata, infatti, ritirata anche al sig. Salvatore Scalise, unico fratello a cui l’ avevano rilasciata in un primo momento e costituisce un requisito fondamentale per avviare nella località suddetta agriturismi o campeggi connessi e collaterali all’ attività principale, quella agricola.
Oltremodo sono noti, ormai, gli ulteriori vizi di legittimità e le superficialità che si sono accavallate ripetutamente, tra false attestazioni e mendaci dichiarazioni per le quali sono state avviate nuove indagini anche su funzionari dell’ amministrazione comunale.
La magistratura inquirente ha ritenuto doveroso sequestrare il cantiere e fermare i lavori che hanno già creato ingenti danni alla macchia mediterranea di un’ area protetta e di un sito comunitario attraverso lo sbancamento su demanio marittimo di una intera collina e la costruzione di enorme piscina in cemento che deturpa la bellezza del luogo.
In un contesto utopistico ci saremmo aspettati un intervento dell’amministrazione comunale che per prima, scevra da condizionamenti di qualsiasi tipo, avesse avuto il coraggio di tutelare beni di rango costituzionale.
La realtà politico-istituzionale sappiamo bene essere altra cosa, ma riteniamo aberrante il tentativo di dilatare ancora i tempi di intervento.
Non si può più indugiare, non ci si può sottrarre a doveri istituzionali, soprattutto in nome del prevalente interesse collettivo sotteso alla tutela del patrimonio storico e paesaggistico di Scifo così come prevede l’ articolo 9 della Costituzione.
E’ tempo di trovare il coraggio e scendere in campo al fianco dei cittadini per la salvaguardia delle nostre ricchezze, senza le quali ogni appello “all’economia del turismo” per il rilancio della città altro non è che lettera morta. Il limite di intervento per tale provvedimento è fissato per la fine del mese di marzo 2017.. Il momento di agire è ora. Dimostri di essere il Sindaco di questa città».
Per il Comitato Scifo e Promontorio Lacinio
Anna Cerminara