Scacco ai Mancuso di Limbadi: Disarticolata organizzazione criminale dedita all'importazione di cocaina dal sud America.
Un’imponente operazione di polizia ha visto impiegati oltre 300 finanzieri, per il fermo tra Calabria, Lombardia e Puglia di 25 soggetti indagati, a vario titolo, per reati in materia di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravata dalla modalità mafiosa e dalla detenzione di armi.
Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri, e dal Sost. Procuratore dott.ssa Annamaria Frustaci, hanno consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tra le cui fila compaiono esponenti di spicco della famiglia di ‘ndrangheta MANCUSO egemone sulla criminalità organizzata vibonese.
L'operazione è stata chiamata in codice "Operazione Ossessione" e nella rete degli inquirenti sono caduti i fratelli Salvatore Antonino, Giuseppe e Fabio COSTANTINO, pienamente inseriti nella citata cosca, così come il pluripregiudicato CAMPISI Giuseppe, personaggio dall’elevatissimo spessore criminale, rappresentante della famiglia ‘ndranghetistica di Limbadi in Lombardia. Giuseppe e Fabio COSTANTINO, al pari di MUSCIA Gaetano, risultano, tra l’altro coinvolti nella nota Operazione “Black Money” che ha duramente colpito la cosca di Limbadi.
L’inchiesta, denominata “Ossessione”, in relazione alla maniacalità manifestata dai principali indagati, costantemente assillati dal pensiero di essere monitorati dalle forze dell’ordine, ha dimostrato come i vertici del sodalizio fossero in grado di disporre di diretti canali di approvvigionamento di cocaina dalla Colombia, dal Venezuela e dalla Repubblica Domenicana, oltreché dall’Olanda. Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare anche che, seguendo un’ottica prettamente imprenditoriale, l’organizzazione, in attesa dell’arrivo delle partite di cocaina dal Sudamerica, con lo scopo di massimizzare il profitto, intesseva rapporti d’affari con un personaggio marocchino residente a Milano, in diretto contatto con i principali cartelli maghrebini, per l’importazione di massicce quantità di hashish.
I NOMI DEGLI ARRESTATI OPERAZIONE OSSESSIONE
La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro ha emesso 25 misure di fermo di indiziato di delitto contestando, a vario titolo, reati in materia di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravata dalla modalità mafiosa e dalla detenzione di armi, nei confronti di:
- ACCURSIO Giuseppe, nato a Licata (AG) il 28.05.1953;
- AQUILANO Damiano, nato a Tropea (VV) il 07.08.1984;
- BOSCO Daniele, nato in Jugoslavia (EE) il 01.12.1977;
- BOSCO Vito Jordan, nato in Libia il 07.05.1975;
- CAMPISI Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 20.01.1960;
- CARUGO Gianfranco, nato a Cerro Maggiore (MI) il 29.05.1949;
- CUCCIA Carlo, nato a Tradate (VA) il 12.07.1980;
- FORGIONE Gina Alessandra, nata in Venezuela (EE);
- GARCIA REBOLLEDO Clara Ines, nata in Venezuela (EE) il 27.10.1951;
- KOTJA Elisabeta, nata in Albania (EE) il 19.09.1979;
- LIMARDO Maria Antonia, nata a Briatico (VV) il 28.01.1965;
- MANCUSO Francesco, nato a Vibo Valentia il 07.01.1989;
- MARIANI Giorgio, nato a Genga (AN) il 31.03.1958;
- MENDOLICCHIO Luigi, nato a Milano il 12.08.1965;
- MENOTTA Ivo, nato a Tradate (VA) il 12.02.1980;
- MURILLO FIGUEROA Julio Andres, nato in Colombia il 29.03.1975;
- MUSCIA Gaetano, nato a Tropea (VV) il 20.04.1964;
- NARCISO Antonio, nato a Vibo Valentia il 19.08.1961;
- PAPAIANNI Gennaro, nato a Vibo Valentia il 14.02.1976;
- PAPANDREA Salvatore, nato a Taurianova (RC) il 16.08.1946;
- PILATI Fabrizio, nato ad Arona (NO) il 14.01.1969;
- SAFINE Abderrahim, nato in Marocco (EE) il 17.01.1982;
- SCAGLIONE Francesco, nato a Palermo il 23.07.1960;
- STILO Giovanni, nato a Nicotera (VV) il 04.01.1949;
- VISCOTTI Michele, nato a San Severo (FG) il 23.04.1946.
La spiccata transnazionalità dell’organizzazione, che evidenzia nuovamente l’indissolubilità del trait d’union tra la criminalità organizzata calabrese e i “cartelli” mondiali della droga ed una capillare diffusione sul territorio nazionale, fanno si che la consorteria criminale operi come una vera e propria multinazionale del narcotraffico, curando l’acquisto “all’ingrosso”, a prezzi assolutamente concorrenziali, della droga, direttamente dai produttori, per poi smistarla in territorio calabro e lombardo tramite una fitta rete di accoliti.